Live report: Mike Terrana - T.I.P.S. Included
Saloon Public House, Roccaforzata, 23 aprile 2015
Mike Terrana è uno dei batteristi
metal che un cultore del genere non puņ non conoscere: la sua cresta bionda, il suo stile quadrato e l'estrema fisicità del suo approccio allo strumento ne hanno fatto un'icona inconfondibile.
Tuttavia, grazie alle sue numerosissime collaborazioni (Artension, Malmsteen, Rage, Kee Marcello, Tony MacAlpine per citarne alcuni), è molto probabile che qualunque amante del rock abbia ascoltato anche inconsapevolmente la sua batteria in qualche disco.
Mike si esibisce sul palco del Saloon Public House di Roccaforzata (TA) in un evento organizzato da Jonio Jazz e dal maestro Alessandro Napolitano.
Per chi vi scrive è già il secondo incontro con il batterista di Buffalo: nel 2009 Terrana si esibì al
Nordwind di Bari con Kee Marcello (Europe) e Graham Oliver (Saxon), e quel live per me fu l'occasione non solo per ammirare dal vivo la sua
tecnica, ma anche per scambiare due parole con lui e ammirare la sua
umiltà e simpatia.
Questa volta Mike si fa accompagnare da una band tutta italiana: Marco Iacobini alla chitarra, Anna Portalupi al basso e Stefano Sastro alle tastiere.
La formazione, denominata T.I.P.S. included, propone sul palco un metal potente e senza eccessivi orpelli.
Durante il live si alterneranno
brani tipicamente heavy con chiare
ispirazioni progressive. La chitarra, spesso in clean e con delay, nei fraseggi ricorda lo stile di Satriani; il basso lavora in sincrono con il doppio pedale martellante di Mike e insieme fungono da solida base per gli arrangiamenti;
la tastiera alterna tappeti di synth e parti con Moog ad accompagnamenti con pianoforte, soprattutto nelle numerose ballad.
I rimandi al progressive tuttavia terminano qui: il tempo dei brani, eccetto rare eccezioni, si mantiene costante sul 4/4, le parti solistiche sono sobrie e mai eccessive, e la durata stessa degli arrangiamenti è sicuramente inferiore a quanto spesso accade nel prog.
Venendo a Mike, ho una conferma delle impressioni che mi ero fatto su di lui sei anni fa. La prima cosa che colpisce è l'estrema
potenza del suo drumming, dovuta anche a una presenza fisica impressionante. L'energia dei
fendenti che colpiscono piatti e pelli lascia a bocca aperta, e ci si domanda quanto del suono percepito derivi dall'impianto di amplificazione e quanto direttamente dallo strumento. Dalla cassa DrumCraft escono colpi carichi di basse frequenze a volume imbarazzante, e nei fill fra mani e piedi, anche negli incastri più veloci, riesce a mantenere comunque un volume notevole.
Aspetto correlato a quanto appena detto è la quasi totale
assenza di dinamiche: è curioso notare come anche nelle ballad, o nelle parti più contenute delle strofe, la dinamica dei colpi verrebbe trascritta su spartito sempre con
ff! Probabilmente in fase di registrazione Mike rende l'utilizzo di compressori sulle tracce di batteria un mero esercizio di stile.
Questo è legato anche alla spettacolarità del suo drumming, nell'accompagnare i colpi sul rullante sempre con un generoso
upstroke del braccio sinistro, in modo da produrre rimshot devastanti.
Per Terrana infatti anche l'aspetto visivo del live ha una notevole importanza, oltre a quello musicale: Mike si diverte parecchio nel roteare fra le dita le bacchette, anche durante il breve solo presentato sul finire del concerto.
Sempre riguardo le bacchette, Mike suona con l'impugnatura matched: il range dinamico limitato e l'estrema potenza da riversare sul tamburo renderebbero molto arduo ottenere lo stesso risultato con l'impugnatura tradizionale.
Venendo al setup, composto da batteria
DrumCraft e piatti
Paiste, si nota immediatamente come Mike abbia dato alla sua batteria una certa
simmetria, disponendo 2 china 2002 da 18", uno a sinistra e uno a destra, montati molto in alto, e un timpano alla sua sinistra attaccato direttamente all'asta hi-hat.
In questo modo, durante i soli o i fill, mike ha a disposizione suoni gravi e potenti da entrambi i lati del set.
Dopo il live, Mike e la band si concedono simpaticamente per foto e autografi al pubblico in sala, in gran parte batteristi e amanti del metal.
Grande Mike, sempre in formissima e con una potenza e un'energia da far paura, al servizio della musica.
Il prossimo appuntamento batteristico al Saloon Public House di Roccaforzata è per giovedì 14 maggio, per una imperdibile giornata con clinic ed esibizione di ospiti strepitosi: Aaron Spears, Skip Hadden, Kim Plainfield, Phil Maturano, Franco Rossi.
Impossibile non ringraziare il maestro Alessandro Napolitano e Jonio Jazz per la collaborazione e per l'incessante impegno nel riuscire a portare qui in Puglia musicisti di questo calibro.
Roberto Ficarella - labatteria.it