Live report: Cristiano Calcagnile Multikulti Octet
Masada, Milano, 15 maggio 2015
Venerdi 15 maggio ore 21:00: a Milano piove e l'impressione è che la gente se ne starà a casa, al calduccio davanti alla tv.
Un volta tanto io ed il Moise, compagno musicale di vecchia data, ci decidiamo ad uscire e andare ad assistere ad un concerto, sulla carta interessante, su un nuovo progetto ideato da Cristiano Calcagnile sulle impressioni e i sapori della musica di Don Cherry, forse tra i primi esploratori musicali a riunire i quattro angoli della terra in un solo, personale, respiro musicale.
Il locale, il
Masada, si presenta spoglio al nostro arrivo: poche persone presenti, i soliti conoscenti. Posto molto bello, ricavato penso da un'ex officina di cui mantiene alcune fattezze, molto informale ma elegante.
Decisamente vari ed interessanti gli appuntamenti che si susseguiranno durante le prossime settimane, per i Milanesi e dintorni diventerà un punto fermo.
Lo spero molto e ce n'è bisogno.
Comincia ad affluire un po' di gente e considerando le condizioni di cui sopra ci si può ritenere soddisfatti del pubblico accorso, tenendo sempre presente che la Milano di sera tende sempre meno ad apprezzare le iniziative "impegnative" in favore della movida spiccia e modaiola: insomma un grazie a chi ancora ha la volontà di farci deliziare con della buona musica.
Musica indiscutibilmente legata al Jazz, ma di quello più variegato ed evocativo che non ha paura di mescolarsi con tutte le culture e modi musicali più disparati.
Le composizioni prendono spunto dai lavori di Cherry sotto forma di ininterrotte e lunghe
suite, dove l'ecletticità dell'ottetto viene esaltata in un continuo scambio di ruoli, strumenti, soli, cantato, interamente in lingua africana a cura del percussionista Dudu Kouatè.
Calcagnile, per chi non lo sapesse, è uno fra i maggiori batteristi dell'area "creativa": guida l'ottetto con perizia ed apparente libertà, sempre immerso nei timbri scuri della sua Gretsch, integrandola con varie e colorite percussioni di cui fa abbondante uso un po' tutto l'ensemble, cambiando sonorità in funzione del colore del brano, ora di un free energico, ora in una cantabile melodia, ora in un'austerità quasi da musica da camera.
Impossibile descrivere l'evolversi di ogni singolo frammento, un caleidoscopio di sensazioni, timbri, duetti, soli evocativi e graffianti.
Si nota comunque la coesione e la precisione dell'insieme, d'altronde la maggior parte sono musicisti di lungo corso votati decisamente al superamento degli attuali schemi e prassi musicali.
Coinvolgenti, impeccabili, divertenti e sicuramente consigliabili a tutti i curiosi musicali.
Cristiano Calcagnile Multikulti octet
- Gabriele Mitelli - tromba, flicorno, pocket trumpet
- Massimo Falascone - sax alto, sax baritono, oggetti, electronics
- Nino Locatelli - clarinetto, clarinetto basso, melodica, campane
- Pasquale Mirra - vibrafono, percussioni
- Paolo Botti - viola, violino di Stroh, banjo, salterio ad arco, erhu, percussioni
- Gabriele Evangelista - contrabbasso
- Cristiano Calcagnile - batteria, percussioni, arrangiamenti
- Dudu Kouatè - percussioni, xalam, calebasse, djembe, effetti, voce
Live report di Vit Vit