vit vit ha scritto:Può avere senso se si utilizza l'elettrica per le sue peculiarità e non come imitazione dell'acustica.
Poi come ingombri e pesi non è proprio come l'acustica,anche se su certi modelli ci si avvicina.
Quindi a mio avviso per dei progetti con specifici suoni e tipo di effetti ha il suo senso,mi viene in mente Hill Bruford in cloud scout mercury(David Torn)
Oppure Bobby Previte nel progetto groundtruther,d'ore si suona la batteria elettronica con senso compiuto.
Da quel che ho potuto provare io ,comunque siamo molto distanti dalla caratteristiche di un acustica,a meno che si suoni pop rock,rock,metal evarie(musiche permettermelo meno espressive a variegate batteristicamente)
Plus non indifferente e l'editing in post produzione.
vit vit ha scritto:E beh ma anche le fruste(rods) hanno la loro peculiarità sonora e non un succedaneo delle bacchette
enrico57 ha scritto:Mi fa piacere condividere anche una mia riflessione su questo argomento. Premesso che sono solamente un passionale di questo strumento e non un professionista, ritengo che la batteria acustica da un punto di vista professionale resta la regina incontrastata dei palchi. Negli studi di registrazione, la ormai completa manipolazione tecnica le ha un pò rubato l'anima lasciando solo ai ricordi le atmosfere di registrazioni ambientali di qualche decennio fa. Il rovescio di questa medaglia, ovvero il crescente sviluppo della tecnologia, però ha portato ad ottenere sui modelli elettronici risultati sempre più apprezzabili che se non sono ancora sostituibili alla performance acustica rendono felici quelli che come me hanno il desiderio di soddisfare una passione mai sopita anche in casa dove diversamente sarebbe stato impossibile. L'ultimo passo importante, in ordine di tempo, è stato fatto dalla Pearl con la sua nuova centralina Mimic Pro, trasferendo in una centralina digitale la tecnologia VST e offrendo la riproduzione sonora di veritiere registrazioni da studio. Questo mi ha permesso di fare un grande passo in più: riporre la vecchia batteria elettronica con i piccoli pad di gomma e tornare a toccare e guardare una vera, anche se modesta, batteria acustica. La trasformazione con trigger e pelli mesh si è conclusa. Mi rimane da aspettare che la Pearl attivi la distribuzione della Mimic Pro anche in Europa, dopo averlo fatto in estate in America, e potrò continuare a soddisfare questa profonda passione avendo la percezione di suonare uno strumento quasi vero.
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