da bumbato il ven ago 11, 2017 5:45 pm
quello che vuoi fare, così come lo hai descritto, non ti darà reddito.
Devi assicurarti che il luogo dove vuoi fare questa cosa non abbia problemi per il rumore.
Ricorda che sempre, qualcuno, può aprire una finestra e se le finestre non ci sono dovranno esserci tubature per il ricambio dell'aria, che possono facilmente far passare rumore.
L'insonorizzazione, anche fosse massiva e dispendiosa, non supererà l'abbattimento di 65dB.
O il luogo è in un ambiente in cui produrre rumore non è un problema oppure non se ne parla.
(se il magazzino è in uno stabile industriale non ci dovrebbero essere problemi).
Occorre un orinatoio. Se non c'è (esterno o interno) lo devi installare.
100mq non sono pochi, ma il reddito lo puoi avere molto più facilmente non facendo sale per batteristi ma sale per gruppi musicali (è più facile trovare clienti se si dividono l'affitto per 3 o per 4). Puoi fare 3 sale da 30mq e 10mq per corridoio, bagno.
Tra le spese, riscaldamento e condizionatore.
Tra i problemi:
i gruppi potrebbero suonare alla stessa ora, dandosi fastidio reciprocamente.
Tra le possibilità:
Se un gruppo va 2 volte alla settimana significa che una sala resta 5 giorni inutilizzata, ed i giorni in cui è usata non lo sarà per tutto il giorno. Puoi pensare quindi che ogni sala può ospitare + di un gruppo, abbattendo il prezzo dell'affitto e mettendo una sala in condivisione. La situazione "promiscua" non va bene per tutti, occorre trovare persone serie.
Ad occhio, se tu facessi tutto per bene e avessi fortuna, potresti avere una resa massima di circa 1000 euro il mese, lordi, molto lordi, perchè dovrai pagarvi le tasse, le spese di corrente e amministrazione ordinarie e straordinarie. Considera anche che le sale possono rimanere sfitte per mesi.
la legge è uguale per tutti, sia per quelli che vanno in pensione misera a 70 anni
sia per quelli che dopo 4 anni e 6 mesi d'assenteismo in parlamento prendono la pensione.
Se non state attenti, i media vi faranno odiare le persone oppresse e amare quelle che opprimono. Malcolm x