Edmondo, inizio dalla fine: il significato del termine apocrifo lo conosco, anche se nella vita faccio tutt'altro ho studi universitari alle spalle.
Detto questo, il modo in cui ti sei espresso si presta(va) a svariate interpretazioni, alcune delle quali con accezione negativa e per questo volevo capire il senso di ciò che intendevi.
Non so nemmeno chi siano i colleghi di cui parlavate, leggo solo che hanno sede a Telese Terme, paese che ormai ha più negozi di strumenti musicali che chiese
A parte ciò, e non per difendere la categoria, se loro riescono a trarre il massimo profitto stanno solo facendo bene il loro lavoro, come giustamente dici tu.
Il cliente ha tutti i mezzi, ora più che mai, per avere un'idea di ciò che ha tra le mani e nessuno gli punta la pistola alla tempia per costringerlo a disfarsi del proprio strumento.
Poi sta a voi clienti giudicare: potete scegliere dove comprare, dove vendere, se comprare e se vendere. Il mercato è libero, mai stato così libero.
Io so come lavoriamo noi e so che quando il "delta" tra ciò che il cliente vuole realizzare e quello che noi possiamo offrire è troppo ampio, gentilmente decliniamo l'offerta e consigliamo di tentare altre strade, come MercatinoMusicale o i mercatini di facebook che una volta erano privati e ora sono gestiti da altri miei colleghi.
Spero di essere stato esauriente, buona musica a tutti!