giordano ha scritto:lo userei per farci hard rock, tipo van halen, deep purple, led zeppelin, jimi hendrix ma anche sonata arctica, pink floyd, rolling stones.
Ottime applicazioni! Ma comunque "un 8 pollici va su tutto": è incredibilmente versatile, al contrario dei rullanti molto bassi.
Sono ormai stabilmente passato dai 6,5" agli 8". Suono solo quelli sia in sala che dal vivo (parentesi: non è scomodo portarsi in giro un 8". Un rullante è un rullante. Una custodia è una custodia). A questo punto ne ho un discreto "parco":
1) Ludwig "Coliseum" circa '83/'84, blue/olive badge (cromo su legno, 12 tiranti lunghi, tendicordiera Classic, cerchi hi-torque Ludwig "pat. pend." ultramassicci);
2) Gretsch M4155 primi '80, square badge (legno 6 strati, finitura walnut, 10+10 tiranti "da tom", tendicordiera "Lightning/Fishtail", cerchi die-cast);
3) Slingerland "Magnum" circa '84/'85, "foil" badge (ottone cromato, 12 tiranti lunghi, tendicordiera "Slapshot", cerchi "sticksaver");
4) Slingerland "Magnum" circa '83/'84, black/silver badge - questo per la verità è un 7", ma lo annetto alla categoria... (cromo su legno, 12 tiranti lunghi, Slapshot e sticksaver);
5) Yamaha SD098 del 1989 - ovvero il 9000 Recording Custom in betulla (finitura cherry, 10 tiranti lunghi, cerchi "Power Hoop", cordiera estesa oltre il diametro del fusto per via di un sistema "a ponte");
6) Yamaha SD498 del 1991 - l'equivalente dell'SD098 ma in ottone (non cromato. Laccato? Comunque "color ottone") e con cordiera standard interna al diametro. Questo rullante ed il Gretsch sono gli unici due con cordiera "corta", non "estesa".
Li ho presi praticamente nell'ordine in cui li ho elencati, quindi li ho anche "conosciuti e sperimentati" in quell'ordine. Che dire?
Il Coliseum ha un bel suono-panettone, che qualcuno definisce anche "biscottoso" (ma comunque c'è montata come battente una Ludwig trasparente con Silver Dot, che di certo contribuisce a quel tipo di suono);
il Gretsch è invece "asciutto" ed ha un "crack" micidiale (battente: Gretsch Permatone sabbiata monostrato). Il CLASSICO Gretsch 8x14" a fusto sottile;
il Magnum in ottone è semplicemente una bomba (occhio alle orecchie!) e direi "elastico", sia nel timbro che nella dinamica - sensibilissimo (nonostante la "pellaccia" battente: una Emperor-X, cioè doppio strato e con ulteriore rinforzo centrale. Per la cronaca, è sabbiata);
il Magnum 7 pollici in legno è fra il Ludwig (fusto spesso, rivestimento cromo) ed il Gretsch, quindi "biscottoso" ma contemporaneamente col "crack" (e poi è appunto un 7". La battente è una vecchia Remo sabbiata monostrato - di una serie ignota - che conferisce al suono un accento "vintage", anzi "alla vecchia"; la cambierò appena possibile con un'Ambassador fresca...);
lo Yamaha 9000 in betulla è sorprendentemente "arioso" e "leggero" per essere un 8" (anche dal punto di vista del PESO vero e proprio! Forse è leggera la betulla; di certo il fusto è molto sottile, e soprattutto i Power Hoops, a dispetto del look massiccio, sono leggerissimi. Alluminio? Direi di sì. E la battente, finalmente, è una classica, normalissima, moderna e "aperta" Ambassador sabbiata. Forse una Emperor "inciccionirebbe" un po' il timbro);
lo Yamaha in ottone (non a caso l'ho lasciato per ultimo... beh, in effetti è anche l'ultimo che ho preso, ma facciamo finta che l'abbia lasciato per ultimo di proposito!) è il mio attuale "inseparabile". Il suono ha un po' di tutti i suddetti (anche qui Ambassador sabbiata fresca): ciccia quanto basta, sensibilità al tocco, suono "scuro" e "brillante" allo stesso tempo (!!! ma è l'ottone...), elasticità di risposta, equilibrio sonoro. Quindi grande versatilità (basta accordarlo bene, ma trattandosi di un "moderno giapponese" è facilissimo) e grande "comodità". Magari l'uno o l'altro dei suddetti sarebbe "il migliore" per uno specifico uso, ma questo fa tutto, dal "vecchio" al "nuovo", dal forte al piano, dal microfono al live. Ed essendo appunto un "moderno giapponese" non ho neanche troppa preoccupazione a portarmelo in giro. Certo, se andasse rubato o danneggiato mi farei quei due mesetti di lutto inconsolabile, però poi mi ristabilirei (forse).