Ovvio Mattia! come non quotarti !
Pero io questa "diversità" tra i vari batteristi del mondo la vedo legata per la maggiore ad una questione di stile e (come dicevi tu) di mentalità.
Batteristi come Melotti e Golino dedicano il loro lavoro maggiormente sulle sessioni in studio e sicuramente ne traggono anke i loro interessi economici. Con il passare del tempo questo lavoro diventa quasi un vero e proprio stile di vita. Nel disco da te citato di Pino Daniele ci sono delle cose ke apprezzo di Melotti e altre ke apprezzo di Katchè, proprio perke è evidente ke hanno 2 stili e modi di fare completamente diversi; quindi credo ke nessuno dei due debba sentirsi "sottoterra" rispetto all'altro proprio perke ai loro livelli credo ke non abbiano nulla da dimostrare.
Durante un master con Melotti, si parlò proprio di "emulazione degli stili". Lui è del parere che ognuno debba avere uno stile diverso e debba mettere il suo stile al servizio della musica. Se Melotti lavora molto in studio ma anke in tuor, un motivo ci sarà...
Lui (come altri professionisti) cerca sempre di suonare quello ke gli viene chiesto, ma la cosa ke lo manda in bestia è quando gli chiedono "Lele, qui accompagnia un po alla Katchè"
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Ke ci siano italiani ke vogliano superare questi limiti e quindi tentare sempre di andare avanti durante il loro iter formativo, beh è una cosa che sicuramente è da apprezzare e da stracondividere... pero insomma bisogna vedere cose si reagisce quando pur non suonando cose stratosferiche si riesce a lavorare molto e con grande professionalità !