ho seguito molto in tv, e tra tanti ottimi lavori ed intenzioni, ho sentito anche cose che non mi sono piaciute, una di questa è stata la massificazione di questa Italia, dicendo che è tutta a rischio sismico.
questo è vero, ma nella sostanza è un falso e porta a ragionare in modo errato.
Il Consorzio Valori Scarl nel 2012 avrebbe messo in sicurezza la scuola di Amatrice (lo stesso che nel 2013 ha lavorato all'Expò). oggi un tecnico ha praticamente deriso in diretta tv il lavoro fatto su quella scuola da questo consorzio impunito. c'era la retina di plastica ed il polistirolo, altro che messa in sicurezza...
Se i bambini fossero stati dentro... era un massacro d'infanti.
Le norme antisismiche dall' 83 sono molto più severe delle precedenti quindi si dovrebbe ricostruire o mettere in sicurezza al top invece 500mila euro per quella scuola sono l'evidenza della ruberia. il comune si è dichiarato parte civile.
Adesso parlano di un libretto per le case, ben venga ma non credo che nei modi operativi di chi gestirà la cosa, non credo in questo governo.
c'è una cazzo di mappa che è una super mappa, ed è questa:
http://zonesismiche.mi.ingv.it/mappa_ps ... cm3519.gifè sufficiente cominciare dalle aree blu viola e rosse, è un terrirorio tutto sommato limitato, si cominci da lì dove le probabilità sono più alte, altro che la stronzata dell'uguale per tutti, è irrazionale fare per tutti uguale, non ha senso, è una dispersione di risorse.
io non sono un tecnico ma posso dire come penso si potrebbe procedere:
1. valutazione territorio e strade di accesso
2. valutazione della frequenza di risonanza degli edifici (troppo spesso trascurata)
3. valutazione tra abbattere o ricostruire
4. abbattimento di alcune abitazioni
5. ricostruizione delle abitazioni abbattute e messa in sicurezza delle salvabili.
Questo dovrebbe essere un piano ventennale che comincia da subito e dalle aree blu.
quindi su un terrirorio molto limitato.
in fondo le aree blu sono una zona davvero piccola. e poi a seguire sui colori più a rischio, fino a mettere in sicurezza tutto il territorio più a rischio. in 20 anni si può fare, poi si provvederà anche alle altre aree.
Si possono fare abitazioni che resistono ad una magnitudo 8.5, oggi è possibile.
Un provvedimento a lungo termine, come tutti quelli che si dovrebbero prendere per gestire un Paese, (energia, ecc...).
Una spesa enorme quella della "cura" post terremoto rispetto alla spesa per la prevenzione.
e parlo di danaro, incommensurabile invece la spesa in termini sia di vite umane, perse, e in termini di danni psichici, specie all'infanzia.
Ma in Italia si preferisce tenere la disoccupazione piuttosto che prevenire spese e morti, perchè è un business ed è ora che qualcuno lo dica, basta farci prendere per il culo sulle disgrazie.
Non accetto di essere preso per il culo sul dolore umano, non lo accetto nè dalla rom che nel treno mi fa vedere la foto di suo figlio in fin di vita con l'ossigeno (foto presa da internet), nè lo accetto sul dolore reale delle persone che hanno subito un evento assolutamente controllabile quale è una ridicola (ridicola in Giappone) magnitudo 6.0. Ma anche in Cile hanno fatto meglio di noi per i terremoti, figurati...
Certo non si può pretendere una reazione critica e aggressiva in queste persone colpite nel loro lutto e nel pieno della disgrazia. non ne hanno la forza per incazzarsi.
Ma ci penso io ad incazzarmi, che sto a Ge e che al massimo ho un po' di ghiaccio e qualche alluvione.
Basta musse, intervenire, intervenire contro il terremoto, tutti i giorni in cui non c'è. perchè in Italia il terremoto periodicamente torna sempre.