Tutto diventa raro proporzionatamente alla reperibilità sul mercato e alla domanda.Dato che della batteria eko credo non freghi niente a nessuno, o a pochissimi, credo che la parola raro per questo oggetto è molto fuorviante.Detto questo ti anticipo che ho due eko.Una made in japan e una made in recanati (italy).Cominciano i dubbi e le sorprese.Primo dubbio: come mai negli anni '70 un italiano va in giappone a farsi costruire batterie?Secondo dubbio: come mai la eko dei primordi recava la scritta made in recanati?
Lasciando stare la STORIA DELLE EKO CHE ANCHE ATTUALMENTE CONTINUA A STUPIRE (VEDI CHITARRE ACUSTICHE EKO PRODOTTE IN CINA DIETRO LA SUPERVISIONE DI TECNICI ITALIANI DI RECANATI
) direi che eko è stata tra le poche ditte italiane a cominciare la produzione fuori dall'italia ma soprattutto ad essere onesta e a non trovare scappatoie per dichiarare un falso made in italy.
Legni impegati?Solitamente faggio o pioppo.
Per i collezionisti del made in italy (pochissimi, anzi credo di essere l'unico o uno dei pochissimi.Peccato.) la vera chicca di batteria eko è la made in recanati.E' molto difficile da trovare e presenta caratteristiche uniche come ad esempio l'alloggio alla cassa, avvitabile, per la chiavetta di accordatura tamburi.
La eko made in japan invece è abbastanza facile (relativamente) da trovare.Suona discretamente bene, come una normale nipponica economica degli anni '70.
Ecco il lato dolente.Il valore.Secondo me una eko made in recanati dovrebbe valere attornoi agli 800 euro mentre una mde in japan attorno alle 300.Prezzi oscillabilissimi a seconda dei soliti fattori: come è messa, se tutta originale e se è stata suonata.
Le batterie vintage eko made in recanati prima o poi verranno messe in luce perchè sono ottime batterie alla pari di moltre altre blasonate amerinde.