da Gianvito il dom ago 21, 2016 8:09 pm
La scelta "Black Sheep”: la mia recensione.
Ciao a tutti,
voglio raccontarvi la mia storia, potrebbe tornarvi utile.
Suono la batteria da 20 anni, sempre nelle cantine e a livello amatoriale. Anche se l'età avanza (ho + di 40 anni) non ho mai pensato di abbandonare lo strumento. E lo stress di chi vive in appartamento e vorrebbe suonare, più volte mi ha preso.
3 anni fa ho pianificato di cambiare casa e andare a vivere in un appartamento più grande. Condizione necessaria: nella nuova casa devo avere il modo e lo spazio per poter suonare.
Appartamento più grande: quindi lo spazio l'ho trovato. Mi mancava il modo di poter suonare. In appartamento.
Abbandonate tutte se possibilità di portare in casa la mia batteria acustica, ho deciso di valutare la strada delle "elettroniche". Ho capito sin da subito che se doveva trattarsi di una batteria elettronica, doveva per forza essere una top di gamma e mettere una mano pesante al portafoglio. Questo perché solo una batteria top di gamma ha la tecnologia giusta per avvicinarsi al feeling di una acustica.
In primis doveva essere Roland. Dopo un giro al Musikmesse di Francoforte ho scoperto Drum-tec: come Roland ma con pad acustici "triggerati", con netto miglioramento del feeling.
“Bene, ho capito cosa mi serve, metto da parte i soldi e nel 2016 farò l'investimento”. Questo era il progetto.
Ero quasi in procinto di fare l’ordine a Drum-tec quando 5 mesi fa, su vari forum, ho scoperto che c’é un liutaio di batterie elettroniche proprio in Italia, a Verona. Quest'ultimo costruisce totalmente a mano un set di fusti, personalizzando il materiale, le dimensioni e le "customizzazioni varie".
Sto parlando di Francesco e della sua "Black Sheep". I vari commenti su di lui erano solo ed esclusivamente positivi, entusiasmo totale.
Mi sembrava una storia troppo bella per essere vera. Dunque ho preso contatto con lui, carico di domande e questioni varie, sviluppate nel corso degli ultimi anni. Dal contatto dovevo assolutamente capire se era una cosa seria sulla quale puntare, oppure abbandonare e tornare al concetto Drum-tec.
Beh, ha fatto la differenza parlarci assieme. Mi sono trovato d'avanti un artigiano made in Italy con, passatemi il termine, le "palle quadre". Ho subito avuto la sensazione di parlare con uno che costruisce batterie triggerate per passione, con enorme competenza e dedizione.
Ok, vedevo dunque la possibilità dunque di avere, nel giro di qualche mese, una batteria vera (non un "plasticone”), "triggerata", totalmente customizzata in base ai miei gusti, fatta totalmente a mano. Insomma, un pezzo unico, un'opera d'arte.
Tutto quasi troppo bello per essere vero.
Vi assicuro che non sono uno sprovveduto. Sono molto pignolo e meticoloso. Ma soprattutto non ho soldi da buttare in sogni irraggiungibili.
E niente. Dal contatto con Francesco ho ricevuto una profonda sensazione di serietà. Quindi ho abbracciato il progetto e ho deciso di "inseguire il sogno".
In tutto il periodo della gestazione (durato 3 mesi) ho avuto contatto quasi continuo e informazioni su qualsiasi aspetto. Mi sono sempre sentito seguito, ma non in modo normale: mi sembrava che "il mio migliore amico, super professionista e liutaio di batterie fotoniche", stesse costruendo la mia batteria.
L'attesa è terminata un paio di settimane fa. Ho ritirato il tutto a Verona, conoscendo di persona Francesco. Ho scoperto una persona umile e gentile, una persona della quale ti fideresti ad occhi chiusi. E in tutto questo tempo non ho mai sentito venir meno la fiducia che ho deciso di concedergli.
Il risultato è strepitoso. Non esagero: oltre le mie aspettative. La Black Sheep sprizza qualità da tutti i pori. Mi ritrovo uno dei migliori oggetti mai posseduti. Vi dico che la Black Sheep non sfigura affatto di fianco a Pearl, Ludwig, Sonor, Tama e compagnia bella. Anzi.
Ok, tutto molto bello. Torniamo però alla mia esigenza iniziale: ho trovato il modo di suonare in appartamento?
La risposta è un sonoro sì. Non ho mai avuto un feeling così con una qualsiasi altra elettronica. Dalla cassa al rullante, tutto è perfetto: dal rullo chiuso, al rimbalzo sulla cassa. Quando la suono, giuro, ho lo stesso "gasamento" che ho quando uso la mia Ludwig Vistalite arancione (Led Zep "Bohnam replica"). Non sento il fastidioso hotspot (Francesco insiste che un pò c’è, ma io non lo trovo).
È sicuramente la migliore proxy esistente di una acustica, da mettere in camera. Punto.
E non ce n’è! Niente Roland e niente Drum-tec. Fatta a mano poi, come l'ho voluta io.
Un saluto a tutti. E grazie mille Francesco.
Gianvito