Live report: Peter Erskine, Palle Danielsson, Rita Marcotulli - trio M/E/D

Matera, 20 luglio 2015


Quando una delle leggende della batteria jazz degli ultimi decenni si ritrova a suonare in una splendida cornice con musicisti di grandissimo livello e dal curriculum invidiabile, difficilmente si può rimanere indifferenti.
È stato infatti per me un grande piacere assistere lunedì sera al live del Trio M/E/D, che porta le iniziali dei cognomi dei tre musicisti che ne fanno parte: Marcotulli, Erskine, Danielsson.


Peter Erskine, Palle Danielsson e Rita Marcotulli in concerto a Matera


Credo che davvero pochissimi batteristi non abbiano mai sentito parlare di Peter Erskine: Americano del New Jersey, è stato a lungo dietro le pelli per i Weather Report, probabilmente la band jazz fusion più influente della storia. Studia lo strumento dall'età di quattro anni e ha suonato per un'infinità di artisti fra i quali Pat Metheny, Chick Corea, John Scofield e Pino Daniele. Le sue parti di batteria sono registrate probabilmente in più di 500 dischi; è autore di libri, metodi didattici, insegnante alla University of Southern California e tiene masterclass e seminari in tutto il mondo.


Peter Erskine, Palle Danielsson e Rita Marcotulli in concerto a Matera


Insieme a Erskine nel M/E/D trio ci sono Rita Marcotulli al piano e Palle Danielsson al contrabbasso.
Rita Marcotulli è diplomata al conservatorio di Santa Cecilia di Roma e ha vissuto vari anni in Svezia. Ha suonato con artisti del calibro di Pat Metheny, Enrico Rava e Chet Baker.
Se avete visto il film Basilicata Coast to Coast avete ascoltato il suo pianoforte.


Peter Erskine, Palle Danielsson e Rita Marcotulli in concerto a Matera


Palle Danielsson, contrabbassista svedese, ha suonato per Petrucciani e Bill Evans, ma la fama mondiale la deve probabilmente alla sua collaborazione quinquennale con Keith Jarrett.
Il trio si è esibito sulla splendida terrazza del ristorante Le Monacelle, nel rione Sassi di Matera, autentica meraviglia del sud Italia, in un evento organizzato da Onyx jazz club, storica associazione culturale di Matera, in occasione del festival Gezziamoci 2015.


Peter Erskine, Palle Danielsson e Rita Marcotulli in concerto a Matera


Il trio porta dal vivo dei brani originali, composti da tutti e tre gli artisti, e delle rivisitazioni di grandi autori del jazz come Thelonious Monk.
Da subito si rimane colpiti per la sonorità del pianoforte, spesso processato tramite un riverbero controllato dalla stessa Marcotulli: il suono del piano così riverberato e profondo conferisce agli arrangiamenti un carattere più contemporaneo e un'intensa spazialità. I brani, di durata notevole, si evolvono lentamente, partendo spesso da un incipit pianistico per poi arricchirsi con l'apporto degli altri strumenti. I soli sono numerosi, presenti praticamente in tutte le composizioni, e vedono i tre musicisti avvicendarsi in parti di elevata complessità.


Peter Erskine, Palle Danielsson e Rita Marcotulli in concerto a Matera


Venendo ad Erskine, si rimane colpiti principalmente dall'estensione della sua gamma dinamica e dal rispetto per gli spazi nell'arrangiamento: Peter suona spesso parti di "semplici" ostinato su ride o hi hat che possono durare anche dei minuti, con tocco leggerissimo, se serve per dare risalto agli altri due strumenti.
Durante i soli il suo splendido set Tama Star prende vita e il musicista si lascia andare a un drumming più calcato, con un vasto utilizzo di rullo pressato, colpi doppi, accenti in levare. Sì, abbiamo scritto Tama: dopo dieci anni passati suonando DW, Erskine è recentemente tornato alle batterie giapponesi.
Peter suona con impugnatura tradizionale per meglio sfruttare il rimbalzo della pelle con la mano sinistra, complice anche un'accordatura parecchio in alto del suo set.


Peter Erskine, Palle Danielsson e Rita Marcotulli in concerto a Matera



Erskine si avvale durante il live di un certo numero di accessori per allargare la sua palette timbrica: alle bacchette, impugnate anche al contrario per incrementare il volume dei colpi, alterna spesso spazzole, mallets, shaker e le nude mani, quando suona nell'intro un piccolo tambourine o quando stoppa la risonanza dei fusti con i gomiti.
Altra aggiunta interessante al suo ventaglio timbrico è data da una cabasa a pedale, montata alla sinistra del charleston, spesso utilizzata per portare i quarti in levare durante i temi e dare una nota frizzante al suono del suo set.
Anche i rivetti sui piatti K Kerope vanno nella direzione di aumentare le alte frequenze e il sustain dello strumento, anche se suonati a basso volume dove, per la natura abbastanza scura dei piatti in questione, difficilmente avrebbero la stessa apertura e proiezione.


Peter Erskine, Palle Danielsson e Rita Marcotulli in concerto a Matera


Fra un brano e l'altro Erskine fa da portavoce del trio e presenta al microfono i brani eseguiti, un'ottima alternanza di pezzi lenti ed esecuzioni più veloci. Se nei primi il drumming di Erskine risulta composto e asciutto, nei brani più spinti il batterista carica notevolmente di dinamica le parti andando a enfatizzare gli stacchi suonati dalla band con degli accenti sui piatti o con degli unisoni fra rullante e tom.
Ecco quindi eseguiti brani come Mars, di Palle Danielsson, con una parte di piano vagamente barocca, For Jupiter, sempre di Danielsson, il cui nome deriva da un gioco di parole: "For You Peter", ossia una dedica ad Erskine, che con un suo esercizio di riscaldamento ha ispirato Danielsson nella scrittura del brano.


Peter Erskine, Palle Danielsson e Rita Marcotulli in concerto a Matera


La band esegue poi dei brani composti da Erskine, Autumn Rose e Bulgaria, quest'ultimo composto per un cd che lo vedeva alla batteria per il pianista John Taylor, appena scomparso, e che lo stesso Peter ha voluto ricordare al pubblico.
Sugli ultimi due brani Erskine regala ai presenti dei magnifici soli, perfetto sunto della sua invidiabile tecnica sullo strumento ma anche del suo finissimo gusto musicale e della sua esperienza.


Peter Erskine, Palle Danielsson e Rita Marcotulli in concerto a Matera


Al termine del set il trio non fa in tempo a lasciare il palco, richiamato dagli applausi del pubblico, e torna quindi a eseguire un brano della Marcotulli: La Strada Invisibile.
Peter e i suoi colleghi si prestano a numerose foto con il pubblico presente, e mentre Erskine è intento a smontare il set sorseggiando un calice di vino rosso si concede anche a chiacchiere e curiosità batteristiche con i tanti musicisti presenti, come i due individui raffigurati di fianco a lui nell'immagine sottostante, con la quale chi vi scrive e Pippo, storico amico di forum e compagno di clinic, vi salutano simpaticamente e vi danno appuntamento al prossimo live report.
Si ringrazia l'Onyx jazz club di Matera per la collaborazione.


Roberto Ficarella - labatteria.it


Peter Erskine, Palle Danielsson e Rita Marcotulli in concerto a Matera