Live report: Dave Weckl 30th anniversary tour

Bari, 12 luglio 2014


Assistere a una clinic del leggendario Dave Weckl direttamente nella propria città è uno di quegli eventi che un batterista con un minimo di interesse per lo strumento non può lasciarsi sfuggire. Weckl risulta infatti, a buon diritto, fra le leggende viventi della batteria, vuoi per le sue innumerevoli collaborazioni (Chick Corea, Paul Simon, Madonna...), per i suoi numerosi video didattici, o anche solo perché è uno dei volti che da sempre popolano i cataloghi delle batterie Yamaha.
La clinic, che fa parte di un tour organizzato dalla divisione europea di Yamaha Drums in occasione dei 30 anni di collaborazione con l'artista di Saint Louis e che per tutto luglio lo ha visto esibirsi in nord Europa, è stata interamente sponsorizzata dal negozio Acustica Bari, che ha scelto come location il Teatro Forma di Bari.

Per chi era lontano e non ha potuto partecipare all'evento, labatteria.it vi propone un estratto degli argomenti trattati da Weckl nella clinic, in modo che tutti possano fare tesoro dell'esperienza di un artista di questo livello.

Sul palco sono presenti due set: un set be-bop in configurazione essenziale (cassa, rullante, tom e timpano, con annessi ride, hi hat e un crash), con microfonazione minima, e un set rock-fusion decisamente più ricco (cassa da 22"x18", tom da 10", 12", 14" e timpano da 16" sulla sinistra, rullante signature 14"x5.5", set di piatti arricchito da vari crash e uno splash rovesciato), completamente microfonato. Le clinic sono l'occasione per Yamaha per presentare le nuove batterie Absolute Hybrid Maple, in acero e wenge; tutti i piatti sono marchiati Sabian.

Dopo una prima dimostrazione della sua tecnica, svolta su entrambi i set, Dave comincia la parte didattica della sua clinic da quelli che ritiene i fondamenti, ossia le basi imprescindibili che un batterista deve possedere per poter fare strada nello strumento. Di primaria importanza nel suo drumming c'è il rimbalzo: cercare di sfruttare l'elasticità delle pelli e delle bacchette è la base per poter suonare in modo efficace e col minimo sforzo. In particolare per gli accenti Weckl utilizza la Moeller Technique, tecnica nella quale, a differenza di quando si usano i polsi o le dita, il movimento si scompone in più parti ed ha il caratteristico andamento simile a una frustata.
Altro aspetto fondamentale per un batterista che voglia vivere di musica è saper leggere lo spartito: i frequentatori assidui di labatteria.it non saranno certo impreparati, per tutti gli altri il suggerimento è di approfondire questo aspetto iniziando da qui.
Il terzo aspetto fondamentale su cui si sofferma Weckl è l'indipendenza degli arti, probabilmente la parte più ostica nell'approccio allo strumento. Anche qui l'invito per i nostri lettori è di approfondire l'argomento sulle nostre pagine didattiche e lasciarsi guidare dai metodi che sono dei veri capisaldi nella letteratura batteristica, come il celebre New Breed di Gary Chester, citato dallo stesso Dave.


Dopo i fondamenti tecnici Weckl esorta il pubblico (numerosissimo, tanto che i posti nel Teatro Forma sono tutti occupati) ad ascoltare vari stili e batteristi diversi, in modo da raggiungere una preparazione completa e varia, e insiste su un aspetto di importanza estrema, ossia suonare con le giuste dinamiche. Nel brevissimo esempio da lui suonato risulta evidente quanto applicare le giuste dinamiche sul set possa dare al brano caratteristiche e sfumature che sarebbero altrimenti assenti.
Weckl parla ora di posizione ed equilibrio: nel suo caso quando suona generi ricchi di accenti e dinamica utilizza l'impugnatura tradizionale (detta anche "jazz"), mentre quando suona rock preferisce quella matched (o "standard"), preferendo la potenza alla dinamica. Le due impugnature richiedono una posizione e una inclinazione differente dei fusti: di qui il suo invito a verificare accuratamente che la posizione dei propri fusti sia adeguta al proprio stile e alla propria impugnatura. Per fugare ogni dubbio potrà essere utile un veloce blind test: a occhi chiusi muoversi sul set e verificare che le bacchette colpiscano correttamente piatti e fusti.
Si parla successivamente di groove e di timekeeping: piuttosto che contare e suddividere la misura a mente, il suo suggerimento per una maggiore scioltezza e musicalità è di utilizzare i movimenti della Moeller, ampi e spaziosi per natura. Ovviamente con tempi piú veloci i movimenti saranno necessariamente più stretti.

Dopo questa serie di preziosi consigli Dave dà nuovamente sfoggio della sua classe, suonando il brano Get To It, scaricabile dal suo sito in formato play along, spartito incluso.

Terminato il brano si passa alle domande dei presenti, che toccano l'allenamento fisico e lo stretching, il monitoraggio sul palco (Weckl ha il suo mixer personale dal quale regola i livelli di tutti gli strumenti), per parlare nuovamente di Moeller e di accordatura dello strumento. Riguardo l'accordatura, Weckl specifica che questa è funzionale al genere: il kit bebop presente sul palco ha le pelli dei tom molto tese (anche per produrre un suono che possa essere recepito in modo ottimale dall'unico microfono panoramico), mentre sul kit rock ha accordato il timpano e la cassa più in basso possibile e i tom a intervalli di terza. In questo caso il microfonaggio ravvicinato (con addirittura due microfoni sulla cassa) consente di prendersi libertà maggiori in fase di accordatura. Circa il rullante, infine, fa notare come il suo modello signature disponga di due diverse cordiere, attivabili anche simultaneamente, in modo da gestire al meglio la tensione dei fili.

Ci si avvia verso la conclusione della clinic: Dave ci mostra degli esercizi per migliorare l'indipendenza fra mani e piedi e per sviluppare piccoli assoli sul set, in modo armonico e molto musicale. Ovviamente lui riesce ad applicare questi esercizi con una scioltezza che per la maggior parte di noi appare inarrivabile, ma ad una leggenda come lui si può perdonare anche questo.

Dopo aver parlato brevemente del suo attuale progetto musicale, Convergence, e di un prossimo progetto in acustico, Weckl si concede infine agli autografi e alle fotografie, con una disponibilità e una pazienza degne della sua classe.


Roberto Ficarella - labatteria.it