Live report: Anthrax

Zona Roveri, Bologna, 6 novembre 2015


Da qualche giorno sento nella testa come una specie di "ticchettio"che "persiste nel tempo". Essendo un amante della batteria, dopo un iniziale "stato di euphoria" per la situazione, mi son reso conto che forse era questo il motivo che mi faceva essere così "antisociale". Per distrarmi un po' e ricominciare a frequentare gente, ho deciso di andare a vedere i mitici Anthrax. Visto che questo autunno sono già in giro per l'Europa come gruppo spalla degli Slayer, si concedono qualche serata per arrotondare come headliner tra una data e l'altra della carovana di Araya and company. Tra queste c'è lo Zona Roveri di Bologna, location già promossa a pieni voti per l'acustica eccezionale, che regge senza sbavature live di questo calibro.


Anthrax live


La formazione è quella storica: oltre agli immancabili Scott Ian alla chitarra, Frank Bello al basso, Jon Dette alla batteria che sostituisce Charlie Benante, per stasera e per qualche data del tour (assente per motivi di salute, si vocifera tunnel carpale). Poi troviamo Joey Belladonna alla voce e alla chitarra solista il nuovo acquisto Jonathan Donais.


Anthrax live


Appena iniziata l'esibizione dei Runover, gruppo di apertura della serata, il pubblico risulta molto diradato. I quattro toscani suonano un groove metal ben eseguito, molto piacevole, con qualche idea interessante come l'utilizzo di uno strumento "alternativo": un fusto di birra percosso con una mazza da baseball dal cantante nell'ultima canzone. Dopo la mezz'oretta di riscaldamento della band Italiana, girandomi indietro, essendo attaccato alle transenne ho visto che il locale si era riempito.


Anthrax live


Gli Anthrax sono sempre un boccone prelibato per i fans affamati di thrash metal, pił che altro per abbuffarsi di pezzi che hanno fatto la storia del metal, visto che la vena compositiva del quintetto negli ultimi anni si è affievolita molto. L'ultimo album è datato 2011. Difatti la scaletta della serata è quella classica che propone i pezzi storici, una buona parte estratti da "Among the living" e "Spreading the disease" e le immancabili cover "Got the time" ed "Antisocial" che portano il pubblico al massimo livello di esaltazione intonando i travolgenti ritornelli.


Anthrax live


Un paio di canzoni da "Worship Music" tra cui "In the End" il bellissimo e commovente pezzo tributo a Ronnie James Dio e Dimebagh Darrel, durante il quale sul palco compaiono gli stendardi con i visi dei due musicisti, mentre Belladonna con le corna rivolte verso il cielo in onore del mitico Ronnie dà dimostrazione con qualche acuto che la sua voce è ancora potente. "Chicche" della serata "March of S.o.d." cover strumentale degli "Stormtrooper of Death" solo per metallers extra stagionati, tratto da "Speak english or die"e finalmente un pezzo nuovo "Evil twin" canzone proposta in esclusiva, prima dell'uscita del nuovo album ed annunciata da Ian con testuali parole in Italiano: "Questa vi fara cagare addosso""!


Anthrax live


Direi nient'altro da segnalare, un'ora e mezzo di show indiscutibilmente entusiasmante, con tutti i musicisti che danno l'anima sul palco, dinamici, sorridenti, divertiti e divertenti per il pubblico con l'inimitabile stile Anthrax e squintalate di plettri lanciati a manciate. Rimaniamo in attesa della promessa di Scott Ian di rivederci l'anno prossimo con un tour promozionale del nuovo lavoro.


Anthrax live



Live report di William Marmi - Mr. Tagliatella