Happybear temo che il tuo esempio non sia calzante.
Il batterista di Stevie Wonder sarà pure gospellaro dalle mille note (ma nella musica non esiste una regola che imponga di suonare poco, esiste la regola di suonare il giusto, cosa ben diversa, dove giusto non ha una quantità scientifica, calcolabile), ma ha un ottimo portamento, si diverte e fa divertire, balla e fa ballare, è lui, assieme al basso a far girare il brano ed a mandare gioia e spensieratezza a tutti i presenti, direttrice d'orchestra compresa e, soprattutto, suona un brano ben definito, certamente non jazz, dove è molto più legato espressivamente.
Il batterista da te citato invece suona su una base liberissima, dove può fare quello che gli pare e senza risultare mai inadeguato o di troppo, con il dovuto rispetto e senza fare paragoni irriguardosi direi che siamo bravi tutti, basta fare sfoggio di tecnica.
Io amo i batteristi che suonano su una base molto più castrante e con confini molto visibili, dove bisogna portare il tempo e creare groove, lì apprezzo davvero chi siede dietro ai tamburi, per questo odio i drumsolo e tutto ciò che ne concerne intorno.
Ed grazie, ci hai preso in pieno