pierre moerlen ha scritto:Porcaro non era un genio(chi lo è a parte Frank Zappa?),Porcaro aveva una tecnica assolutamente nella media,Porcaro non ha inventato nulla tantomeno lo shuffle visto che lui stesso ammette che il suo shuffle più famoso lo ha “rubato” da fool in the rain e babylon sister…ma Porcaro aveva una caratteristica unica che nn si acquista in anni e anni di studio dello strumento o ce l’hai o non ce l’hai,la capacità di far vibrare a ogni suo tocco,il groove ,leggasi la qualità del ritmo ,all’ennesima potenza e come faceva volare i pezzi lui,almeno io non ho mai sentito nessuno,e mio modestissimo parere da un batterista nn cerco altro
Chiunque abbia grosso spirito di sacrificio,capacità di concentrazione e abnegazione assoluta può raggiungere livelli tecnici altissimi e fare i tripli salti mortali sullo strumento,pochissimi fanno ballare con un semplice colpo di cassa lui ci riusciva …ovviamente parere assolutamente personale
Assolutamente d'accordo.......
Neppure un mostro di tecnica come Simon Phillips riusciva a fare vibrare i pezzi come lo faceva Porcaro e basta ascoltare Rosanna o Africa nel Live del 91 a Parigi per rendersene conto, aveva il dono innato del gusto e della musicalità senza fare comunque passaggi impossibili, dono questo rarissimo e che secondo me in pochissimi batteristi delle nuove leve si può riscontrare.
Poi d'accordo che non fosse un genio o un innovatore, di questi adesso lì per lì mi vengono in mente solo Jo Jones, Max Roach, assolutamente Elvis Jones (che comunque ad un provino per Benny Goodman venne scartato senza pietà.....poichè, è chiaro, era un genio e un innovatore e in quel contesto nessuno poteva capirlo.....), Gene Krupa, Buddy Rich e Louie Bellson per la prima vera evoluzione apportata alla tecnica, successivamente Tony Williams, Andrew Cyrille e Billy Cobham e senza dubbio Bonham, poi sicuramente prima Gadd (il tipo in questione si ascolti il live in Giappone con gli Steps "smokin' in the pit" del 1979 e poi ne riparliamo.......ma non lo conoscerà neppure.....) e poi Weckl e Colaiuta per una seconda evoluzione tecnica, concordo quindi che i geni e/o gli innovatori di questo strumento siano molto pochi.....
Nel mezzo però abbiamo una marea di meravigliosi batteristi che pur non essendo nella ristrettissima cerchia di geni e innovatori sopra elencati hanno contribuito a regalarci cose meravigliose, e che facciamo li buttiamo tutti nel cesso?
Anzi per dirla tutta a me personalmente c'è qualcuno dell'elenco che ho fatto sopra che non piace particolarmente, ma questo niente toglie al discorso, geni e/o innovatori rimangono, non c'è dubbio.
Per esempio i miei preferiti in assoluto sono, tra i primi che mi vengono in mente, Ed Tighpen, Shelly Manne, Roy McCurdy e ovviamente Elvis Jones nel Jazz, Harvey Mason, Jeff Porcaro e Omar Hakim nella fusion/pop, John Blackwell, Dave Garibaldi e Bernard Purdie nel Funky, Bonham, Cozy Powell, Tommy Aldridge e Alex Van Halen nel rock, Tullio DePiscopo, Alfredo Golino e Walter Calloni tra gli italiani......tutti meravigliosi artigiani che niente hanno inventato ma senza i quali la musica sarebbe senza dubbio più povera.