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Suonare forte, se si quando e come

Una sezione per parlare di esercizi, lezioni, dubbi pratici, consigli di tecnica, insomma tutto cio' che possiamo imparare ed applicare sullo strumento.
Accordatura inclusa.

Messaggioda Augusto il mer feb 01, 2017 9:16 am

Ultimamente nei generi più vigorosi si vedono sempre più batteristi menare come fabbri sul set, sembra che in qualche modo se la vogliano prendere con la batteria capitata sotto mano anziché menarsi con qualcuno.
A me capita di vedere batteristi che si suonano "forte" ma in modo giusto, mentre altri in modo piuttosto gratuito.
In particolare sui piatti.
Già tempo fa Jojo Mayer in una clinic (credo 20 anni fa) faceva notare che un piatto suonato molto forte suona male.
In questo video se masticate un pò l'inglese c'è un buon concetto di base, sul suonare forte:

https://www.youtube.com/watch?v=y-kxX5cB_pQ

Lui dice che mentre suona vuole sentire il set suonare come lo sente lui. In sostanza se il rullante deve uscire molto, allora suonerà forte solo lui. I piatti dovranno uscire in modo più uniforme e non appuntito, quindi colpire il povero crash a due mani non ha più senso.
Non a caso se si va in studio spesso si sente dire "quel piatto li è troppo alto, suonalo piano", e noi scandalizzatissimi facciamo una gran fatica ad accontentarlo.
In sostanza è l'approccio a cui sono arrivato anche io: i piatti si in modo deciso ma non a scaricare il peso (anzi), movimento ad uscire sui crash, ma sul rullante ben decisi sul backbeat per dargli "la pezza" che ci si aspetta.

Tutto ciò lo relego ai generi più robusti. Però a me personalmente piace vedere un batterista che trasmette energia se sto ascoltando un concerto rock.
Immagine
Tamburo Formula Maple 24x16-14x12-16x16, rullante 14x11.
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Messaggioda raffaele il mer apr 12, 2017 9:42 am

Topic molto, molto, molto interessante.
Agli inizi tutti abbiamo suonato forte quasi come a voler coprire tutti credendo che con più si suona forte e con più si sembra bravi, poi con il tempo le cose si ridimensionano, forse.
Va premesso che un conto è suonare forte per esigenze di "spettacolo", ossia si martellano i piatti per far scena quando poi si sta suonando su piatti poco sonori o addirittura si sta facendo un filmato in cui non esce quel suono perchè è già stato registrato con sonorità giuste e noi stiamo facendo solo scena, un altro invece è quando occorre dare enfasi a certi passaggi o ritornelli o quel che occorre e quindi si deve necessariamente menare su un tamburo o su un certo piatto.
Ovvio che nessun batterista che si rispetti si mette a menar colpi incredibili su un ride da 22 pesante, sarebbe un debosciato :D .
Dunque quando suonare forte?
E' chiaro che se abbiamo davanti uno spartito la dicitura forte la leggiamo e quindi si va a colpo sicuro, ma...quanto forte? Il forte inteso nella ditteggiatura da spartito non deve essere tale da sembrare un esplosione ma deve essere come un accento, ossia una voce che leggermente è più forte da ogni altro strumento, si deve sentire, ma non sovrastare su tutto.
Il problema è la libera interpretazione del batterista che decide spontaneamente quandto e quando suonare forte.
Non va bene. Questa "voglia" di dar colpi incredibili sul rullante o sui piatti è insensata quanto quella del chitarrista che in accompagnamento mette il distorsore e alza il volume a palla.Andrebbero picchiati sin da bambini :D :D :D :D
Dunque si suona forte:
1- quando il pezzo lo richiede e non per tutta la durata del brano
2-il forte deve essere comunque commisurato al volume degli altri strumenti, ossia non sovrastare e neppure essere talmente lieve da essere quasi nullo.
Infatti non è raro che alcuni batteristi siano manchevoli della cosiddetta "pacca". Alcuni suonano benissimo in contesti jazz, ma in altri contesti non riescono a farsi sentire bene soprattutto nei fill, abituati a farli quasi accarezzando le pelli dei tamburi.
Insomma va bene studiare la tecnica con i vari paradiddle, flam, drug, ratmacue ecc ecc ma occorre anche esercitasri bene e imparare a suonare con varie dinamiche.
Un esercizio facile è quello di pensare ogni battuta in sedicesimi e spostare gli accenti ogni volta , una volta sul primo sedicesimo della cassa, un'altra sul quarto sedicesimo sul rullante, un'altra sull'ottavo sedicesimo sullo hi-hat e così via.
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http://www.youtube.com/watch?v=NP5_CJg7oKQ

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