maver ha scritto:cmq..... si... puo' essere.... fermo restando che la quadratura, la bravura (tecnica) si impara e come! forse ci metti piu' tempo di altri ma alla fine la impari e bene......forse anche piu' bravo del talentuoso.
basta studiare:
il talentuoso sa' di essere bravo e studia poco o niente rispetto a chi sa' di essere un po' meno fortunato, ed e' qui dove alla lunga il talentuoso perde terreno.(ovvio eccetto casi davvero eccezzionali)
e di esempi al riguardo ne ho avuti tanti!
mentre il tiro io lo interpreto come la capacita' musicale e ritmica (semplice) di trasportare ed entusiasmare chi ti ascolta o chi con te suona.... dove probabilmente se vai o non vai perfettamente a 100bpm non gli interessa a nessuno, anzi forse interessa a chi invece non si lascia trasportare ed ha,magari,un'avversione a quel tipo di musica e puo' solamente criticare la non tecnica del musicista.
la diversita' sia opinionistica sia di fatto e' la piu' grande fortuna che si possa avere..... aiuta a migliorarsi sempre piu'.
Si, certo, tutto si impara fuorchè la passione. La tecnica, il groove e anche l'affinamento del proprio gusto estetico/musicale si possono imparare, si possono migliorare, stravolgere, anche peggiorare.
Il talentuoso che non studia rimane un talentuoso ignorante (senza offesa) ossia magari fa bene la tal cosa ma poi nel tempo se ne dimentica e comunque non progredisce.Lo studio fa progredire velocemente il talentuoso, ma anche chi talento non ha, magari ci mette il doppio del tempo ma con impegno ci arriva.
Quello che tu chiami il tiro, il groove, è sicuramente un modo di suonare che fa entusiasmare il pubblico ma se vedi proprio la sua accezione lessicale anglofona lo si usa per indicare più che altro una tran tran, un fossilizzarsi.La frase to get into a groove significa appunto fossilizzarsi,"seguire il ritmo" che significherebbe in sostanza star li con il tempo senza scappare a destra o sinistra. Poi viene anche usata come divertirsi e se lo colleghi al ballo (del resto la batteria inizialmente fu inserita per dare maggior enfasi al ballo) è chiaro che un ritmo traballante fa passar la voglia di ballare, mentre un semplice 4/4 con la cassa in 4 precisa e costante fa ballare i sassi.
Non è questione di critica o di avversione alla musica anzi chi non sa stare a tempo farebbe meglio a dedicarsi ore e ore di studio col metronomo e fare cose semplici ma senza tentennamenti piuttosto che imparare incastri e fill ipertecnici che non servono a niente tranne che a far venir due palle enormi al secondo ascolto, magari al primo ascolto rimani esterefatto ma poi preferisci ascoltare altra roba, magari james brown dove il ritmo funky non esce di un millesimo di secondo dal click pur nella sua semplicità che ti fa muovere il piede molto più che altra roba complicatissima. Il groove per me è il solco e questo deve essere ben chiaro, preciso, trascinante, divertente...assolutamente non traballante e impreciso.