Ma no, poca roba... circa una settantina (inteso come differenza di quota fra il punto più alto e il più basso, non la somma di salite e discese, che non sono molte, ma ripide, specie un paio). Mica è il Pordoi! C'è più dislivello a salire a Cantù.
Di certo non sono fra i ciclisti brianzoli che salgono periodicamente al Ghisallo!!
Però quei tre tornanti e mezzo di Albiate, con la fila di macchine diesel in accelerazione e la stanchezza per via soprattutto del gran caldo... insomma... vergognoso, lo so (mediamente quei 700 metri di strada saranno sì e no al 5/6%, ma la prima curva è al 12% e devi partire da fermo per via del semaforo).
Diciamo che il post era più una proposta per chi vuole partire da Milano e farsi un giro senza troppe pretese, magari anche improvvisando come faccio spesso: esco in bici per andare in un posto (non avendo la macchina da anni ormai) e poi allungo sul momento. Raramente però faccio più di 20 km (infatti...) per mancanza di tempo.
Maggiori dettagli qui
http://www.bellitaliainbici.it/lambro.htm dove alla salita con i tornanti vi è la foto relativa alla ripida salita pedonale (al 27%).
E per i ciclisti, amatoriali e non, sconsiglio la domenica pomeriggio per non dover fare lo slalom fra i vecchi con il cane.
La mia idea di bici?
Strada dritta, pianeggiante, 48-13 (anche se preferirei il vecchio pacco pignoni che aveva il 12), 28/33 km/h costanti (dove si riesce) e via per 3/4 ore (più o meno 100/120 km, non di più..)... e birra alla fine del percorso.
Soprattutto poca gente! Così io non intralcio i professionisti e gli altri non intralciano me... che poi riprendere velocità è sempre faticoso