da Jimmy_Colin il gio mag 28, 2009 9:02 pm
Suonando Hard Rock, ed essendo stato ispirato moltissimo sul modo di suonare da batteristi come Tommy Aldridge e Steven Adler, posso parlare solo per questo genere musicale: non posso che ritenere che la parte di batteria rock debba essere semplice, dura, incazzosa e metronomica, non ha bisogno di altro per essere perfetta; i passaggi vanno fatti ogni tanto, specialmente tra la strofa ed i bridge e tra il bridge ed il ritornello, alla fine del giro oppure tra le strofe se sono molto lunghe; devono essere comunque semplici, ed evitare soprattutto la velocità ed un numero eccessivo di colpi, preferendo magari gli incastri.
A mio modesto parere, i due estremi che un batterista rock dovrebbe tenere bene a mente, cercando di muoversi all'interno di questi due esempi-limite per essere decentemente accettabile sono da una parte Phill Rud (AC/DC) - così semplice da essere caduto nella banalità, e facendomi spesso domandare perchè mai non fosse stato sostituito con una Drum machine, permettendo inoltre al gruppo di dividere i soldi per 4 anzichè per 5 - e dall'altra Ian Paice (Deep Purple) - che è già tanto a mio parere se riesce a fare un solo caxxo di giro senza fare un fottutissimo passaggio con doppi colpi a 300 bmp e che, secondo me, non ha proprio capito un caxxo del ruolo che ha il batterista, specialmente nel genere che suona; un idiota che vuole solo fare il figo, questa è la mia conclusione molto spìcciola su di lui -.
Homo sum, humani nihil a me alienum puto.