Sonor 1973 - piccolo restauro

[grafstudio]

Ciao a tutti.
Vi posto qualche appunto dopo un bel lavoro di restauro (che sto ultimando ancora) e che mi ha permesso di provare a fondo un set Sonor meraviglioso, che mi ha sorpreso in positivo.

Si tratta di una Swinger, di quelle con i blocchetti in resina (similplastica) che rendevano la batteria leggerissima (e perciò molto risonante) e di chiara imitazione Ludwig.

La cosa più sorprendente di questa Sonor è la qualità del suono, forse per via dei 40 anni di naturale invecchiamento dei legni (tra l'altro ho scoperto in un articolo che questi legni erano gli stessi della produzione di fascia alta delle Sonor negli anni 70, quelle almeno prodotte in faggio; era una risposta all'invasione delle giapponesi a cui Sonor fece fronte senza avere una vera e propria produzione economica, ma semplicemente abbassando i prezzi e producendo le meccaniche presso la Rimmel di Monaco di Baviera, che produceva acciai e telai per biciclette..!); il suo timbro è davvero vintage a tutti gli effetti, i fusti suonano tantissimo ma la nota è ferma, definita, caldissima... il particolare controllo degli overtones è probabile che dipenda anche dal bearing edges: su questo set infatti i bordi sono completamente tondi (come andava tra il '60 e il '70).. e la stessa cosa è riportata sul rullante, che suona in maniera splendida, al livello dei vecchi Supra (so che vi sembrerà strano, ma prima di scriverlo ci ho pensato su più di una volta)..

Le filettature poi che tengono egregiamente anche a distanza di decenni, le cromature che, a parte qualche piccolo segno del tempo (inevitabile) sono tornate a splendere come se niente fosse, la rotondità perfetta dei fusti dopo 4 decenni... insomma, non me l'aspettavo.

Bellissima.

per chi volesse vedere qualhe foto (in aggiornamento man mano che il lavoro va avanti..) questo è il link:

https://www.facebook.com/media/set/?set ... 650&type=1

[Augusto]

Va che bella, ottimo lavoro!

Pensa te, ero pronto già a sparare contro i blocchetti in resina, collegando subito il mero valore empirico degli stessi.
Invece sustain a pioggia.

Bella, forse raddrizzerei la scritta Sonor della risonante cassa, ma penso che hai scelto la posizione in base all'adesione migliore della pelle sui bordi.

[grafstudio]

Si, vero... la pelle era in quella posizione e l'ho riappoggiata così per evitare che non aderisse bene... sto cercando su vari siti per trovarne una originale, se poi non la trovo metterò una fiberskyn che fa sempre il suo "sporco dovere" alla grande... )

[edmondo]

Intanto, COMPLIMENTI!!

[grafstudio]

Grazie Ed!

[grafstudio]

Considerazioni:


Era davvero ridotta male; più che altro trascurata, e 40 anni sulle spalle, quando si è trascurati, si vedono tutti.. ma per fortuna, la Sonor costruiva strumenti egregi già 40 anni fa, e anche molto tempo prima; forse l'unica degna concorrente europea di Gretsch e Ludwig...

E così, una volta rintracciati tutti i pezzi di ricambio sui vari mercati tedeschi del vintage, ho acquistato il necessario e con un mese di lavoro ho restaurato questi tamburi riportandoli ad un degno splendore.

La Swinger era una serie prodotta da Sonor per contrastare il mercato delle giapponesi che agli inizi del settanta cominciavano ad aggredire segmenti fino ad allora di proprietà esclusiva americana-europea; la risposta fu un set con gli stessi fusti delle batterie di punta della casa tedesca, ma con una produzione di meccaniche realizzata da una ditta bavarese costruttrice di .. biciclette!

La batteria quindi aveva un prezzo abbordabile ma nascondeva fusti di ben più alta qualità.

Sembra una favoletta, e sinceramente finchè non ho rimontato tutto, stentavo a crederlo anch'io... ma oggi, dopo aver messo su l'ultima ambassador sabbiata e aver accordato (velocemente, prende suono subito questa batteria), sono rimasto a bocca aperta per la pienezza sonora di questa piccola creatura di legno.. il rullante, soprattutto, ha una voce piena e definita, degna di un Supraphonic, e un controllo sugli overtones pressochè perfetto (bordi arrotondati e sordina interna); allo stesso tempo suona cattivo, aggressivo, quasi "Gretsch".. sembrava di avere un mostro sotto le bacchette...

E il resto non era da meno... i tom suonano e cantano a lungo, con note basse e pienissime, tipicamente vintage... non una sbavatura, non un overtones sgradevole... una cosa difficilmente spiegabile, soprattutto se consideriamo che accanto a questa batteria c'erano due "signore" come una Masterworks e una MMX... questa piccolina le ha maltrattate entrambe, facendomi venire più di un ragionevole dubbio su quanto mi siano costate tutte e due e quanto invece ci sia di qualitativamente eccellente nei tamburi di qualche tempo fa..

E va detto, per inciso, che chi vi scrive NON è un tifoso del vintage..

A volte è proprio vero: provare per credere.
Fab

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l'articolo:
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