Giovanni, non mi riferivo agli eak però condivido quello che hai scritto specificando comunque alcune cose che seguiranno.Chi volesse una batteria con un suono dato solo da una drum moderna ma che ripercorre antiche spoglie o semplicemente perchè non trova l'originale vintage secondo me non sbaglia se quella è la cosa per lui giusta.Quando si ha la coscienza a posto non si commettono errori dolosamente destinati a essere poi fonti di "dispiaceri"
nel senso che si fa sempre ciò che si sa e che si può e da queste basi si può sempre crescere.Non si cresce mai se si finge come nel caso in cui si acquisti una batteria senza provarla prima e poi non riconoscendo il proprio errore si autoconvinca della bontà del prodotto...ma la cosa durerà poco. Se invece si desidera, a prescindere dal suono, una batteria vintage necessariamente è quella cui si deve puntare senza mezze misure.Va anche detto che il vintage non è tutto uguale, alcune batterie suonano bene altre suonano da schifo pur se della stessa epoca, stessa marca, stesso modello e stesse pelli.Il vintage non è un mercato facile e secondo me sarebbe meglio, per chi volesse iniziare a investirci qualcosa, cominciare dal quasi vintage o comunque dalle batterie di cui ancora oggi si trovano facilmente e si conosce più o meno tutto come ad esempio , la butto li, una pearl mmx che tra una ventina d'anni sarà sicuramente un pezzo da 90 .
Tornando al metallo, secondo me, il non plus ultra sarebbe quella batteria costruita con piatti paiste, non ricordo bene il nome del batterista cui ha poi preso il nome.Tra le batterie in metallo quella sarà la numero 1 così come lo sarà la dw timeles timber così come, secondo me, saranno comunque batterie importanti le mapex prima serie orion in acero e, forse ancor più, in betulla e tante altre oggi poco considerate.Insomma, scusate la lungaggine e la deviazione dal topic, oggi ci son batterie a poco prezzo (ovviamente escluse alcune top come ad esempio anche la tama warlord masai
) che suonano strabene, che non fanno più e di cui sappiamo tutto per poter comprare le migliori e spuntare ottimi prezzi.A mio avviso bisogna puntare su quelle per fare buon investimenti che potrebbero dare soddisfazioni passata questa crisi oltre che aver ottime batterie da suonare senza sfigurare mai.Il vintage, quello che oggi lo è, è cosa da collezionisti che non vogliono aspettare decenni per avere in collezione una batteria vintage, oltre che appassionati con voglia di studiare, confrontare, provare e...spenderci parecchio anche economicamente, ma, occore anche tener presente che se non ci fossero i collezionistidi batterie vintage, capaci, si perderebbero le memorie storiche, quindi rispetto per i collezionisti di vintage che oltre che studiare, ricercare e scriverci interessanti articoli spendono soldi e anche molti per passare ai posteri gli oggetti cui il batterista ha inciso dischi, suonato concerti che ancora oggi ci fanno emozionare.