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batteria con procedimento stradivari.Si può?

Qui si parla di batterie, piatti, pedali... di annata.

Messaggioda mastro88 il gio ott 03, 2013 1:57 pm

Ma alla fine di sta batteria leggendaria non esiste prova tangibile? E soprattutto hai lasciato forse la parte più interessante ancora nascosta, cioè: come hai fatto ad entrare in possesso della ricetta segreta? Sei tu forse il grande ninja bianco? L'eletto? Colui che porterà l'anello? L'unico erede e custode dei segreti di Fatima e nostradamus?
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Messaggioda raffaele il gio ott 03, 2013 2:33 pm

Si si, la batteria è riuscita benissimo e suonava alla grande.All'interno ho appiccicato l'etichetta della finitura metodo stradivari con cotanta mia firma ad impreziosire simil manufatto :D Purtroppo, o per fortuna (dipende , fortuna di chi?) è staa data in permuta mi sembra per una tamburo opera finitura zebrano se non sbaglio.Però non ricordo a chi sia andata, credo ad uno del forum ma non ne sono sicuro.Spero sia rimasta almeno al suo interno integra.Quindi la prova tangibile c'è, basta leggere all'intyerno di una hollywood vecchia con cassa da 18.Quindi occhio, controllate sempre dentro ogni vecchia hollywood resturata, magari trovate proprio quella.
Il metodo stradivari l'ho avuto per vie traverse parlando con un liutaio.Però ricordo anche che siccome il tempo è passato sopra quei violini, pur essendone stata analizzata a fondo ogni minima traccia di elementi aggiuntivi oltre al legno sembrerebbe che alcune mani di vernice particolare non siano frutto di stradivari ma di qualche altro liutaio che nei secoli vi ha messo mano su, quindi non è detto che quel metodo sia quell giusto.Comunque non è poi tanto segreto dato che in rete si trovano gli elementi chimici aggiuntivi che l'hanno reso famoso.Dico solo che è una mistura molto maleodorante e pericolosa da maneggiare, almeno alcune mani di elementi chimici, sono tossiche.Sconsiglio di provarci.Comunque il suono di quella hollywood ricordo che era notevolmente migliorato.Ho ancora da qualche parte le boccette di liquido per le varie mani ma mi sa si sia seccato.Boh dovrei guardarci.
Ricordo anche che il legno era diventato duro e provando a scheggiarlo un pò si staccavano minuscole particelle quasi vitree.Polimerizzazione?Mahh.
PS fatima è il nome della mia attuale compagna :D :D
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Messaggioda mastro88 il gio ott 03, 2013 2:44 pm

Hahahahahah :) ma quindi hai interrotto i tuoi esperimenti? Peccato!
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Messaggioda raffaele il gio ott 03, 2013 3:02 pm

Dovevo decidere, o buttarmi a capofitto nella costruzione di queste batterie o fare il resto.Ho preferito fare il resto e son sicuro di aver fatto bene.Comunque non si sa mai, magari su ordinazione e nel caso mi venisse proprio la tentazione di farne qualcuna, ma onestamente credo proprio di no.E' un metodo abbastanza pericoloso, tossico e il gioco non vale la candela.Comunque grazie di avermi ricordato questa piccola parentesi della mia vita :tru
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Messaggioda mastro88 il gio ott 03, 2013 3:09 pm

hahaha de nada :) dovresti metterti insieme a GM, cosi lui ci mette il legno della val di fiemme e tu il procedimento chimico, e fare la super batteria finale non plus ultra italiana

e magari contattare Treno cosi fate il trittico delle meraviglie

tra l'altro non ho ancora capito che tipo di colore bruttino sia quella batteria di cui ti avevo mandato il link, perchè su internet non ne ho trovate di similari (ho anche riaperto un topic nella sezione "batterie" per vedere se qualcuno lo sa :) )..tu hai indizi?

Ma la tua collezion quante batterie vanta? non hai una foto da orgasmo con tutte le batterie montate una in fila all'altra, come quando nei film vedi i garages dei ricconi con 50 ferrari? :)
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Messaggioda raffaele il gio ott 03, 2013 3:15 pm

Credo che nè broad nè treno neppure il sottoscritto si impegnino per un avventura del genere...troppo difficlile poi dividerne gli utile e , soprattutto, le perdite :)
Il colore di quella batteria, scusami non me lo ricordo, mi sembrava un acquamarina madreperlato.
La mia collezione di batterie italiane vanta circa 50 batterie di cui tre rarissime e una ventina di straniere di cui una rara (solo 100 pezzi al mondo).Alcune mie batterie italiche si trovano nel libro sul vintage di luca che saluto e che so che ci sta leggendo di nascosto :)
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Messaggioda mastro88 il gio ott 03, 2013 4:18 pm

hahahahaha grande luca :)

che batterie sono quelle super rare? cosi faccio una googleata :)


il link era questo, te lo chiedo perchè non vorrei fosse stata ri wrappata:

http://www.mercatinomusicale.com/mm/a_l ... 18700.html
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Messaggioda raffaele il gio ott 03, 2013 5:59 pm

Il colore si chiama blu Oyster,non è raro, che sia originale non posso dirtelo con certezza però sembrerebbe di si.

Tra le italiane le tre più rare (secondo me, e non solo a livello di prezzo) sono sicuramente la spizzichino completa del suo rullo, la lesoprano con numerazione molto bassa, quindi tra le prime, e una alberti di inizio anni 50,completa.Ma rare, meno ma comunque rare, sono anche una Hollywood cristaline arancio completa, e una wooding cristaline azzurra, forse ancora più rara ma anche tra le elettroniche italiane non scherzo.Ho la prima batteria elettronica made in italy, una davoli....e anche una davoli in acciaio, come il mitico perc.
Tra le straniere la più rara con cui ho fatto alcuni concerti poi messa nel parco macchine :) è una tama warlord con swarosky incastonati e certificato con numerazione e firma autografa di mr. Hosino, una staccato (molto rara), e altre tra cui la premier gialla appartenuta al mitico tullio de piscopo
A proposito lo sapevi che le batterie usate o appartenute dai grandi batteristi hanno un mercato incredibilmente florido? Ad esempio il set di Carl Palmer, la paiste, viene venduta a 55.000dollari, ma se si vuole qualcosa a meno si può dirottare sulla Camco suonata per qualche concerto dal mitico elvin jones a 18.500 dollari, oppure , a ancora meno, quella di peter erskine, quando suonava con i Steely dan, a 8500 dollari.Uguale per i piatti firmati da noti batteristi.
In campo italico ho solo un ufip classic da 22 firmato dal mitico Tronci :D
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Messaggioda mastro88 il gio ott 03, 2013 6:22 pm

Caspita mi piacerebbe davvero vedere queste perle! beh è ovvio che il mercato dell'usato "firmato" sia un business florido...
E' come comprare uno yatch..a pari modello se te lo vendo io che sono il signor nessuno mi chiedi pure lo sconto, se invece vai a comprare quello di briatore non solo lo paghi tre volte di più, ma poi vai anche in giro a vantarti che hai lo yatch di briatore :D :D :D


per quanto riguarda la finitura guarda, per come la vedo io meglio cosi, che non sia rara... ne ho gia una di batterie che quando la porto in giro la gente mi chiede se sono normale a portare fuori una batteria del genere, perciò cerco prorpio una batteria che in live la gente mi dica "ah hai una bella batteria vintage", ma che finisce li e passa abbastanza inosservata.. cosa che non succederebbe se avessi una sparkle del 60 o una psychedelic red :)
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